Volete cambiare sanitari e rubinetti? Questo è l’anno giusto per pianificare una bella ristrutturazione del bagno! Lo Stato, infatti, ha deciso di favorire il risparmio idrico di tutte le case promuovendo un bonus di 1.000 euro.
Quello dello spreco idrico, in effetti, è un problema che attanaglia il nostro Paese da molti anni. Gli ultimi dati Utilitalia – Istat riportano che la percentuale media di perdita d’acqua è pari al 39% (39 litri ogni 100 immessi). Spesso lo spreco è proprio dovuto alle vecchie rubinetterie presenti in molte case. Da qui l’idea di un bonus che convinca molti a cambiare sanitari e rubinetti.
E se l’ambiente non dovesse interessarvi, pensate anche al risparmio in bolletta. È evidente, infatti, che sostituire un sanitario di vecchia generazione che utilizza 10-12 litri di acqua per ogni scarico con un nuovo modello che di litri invece ne richiede 6, quindi circa la metà, comporti uno straordinario risparmio sui consumi e sulla spesa. Scopriamo quindi chi può usufruire del bonus, come possiamo richiederlo e valutiamo anche un’opzione aggiuntiva: quella dei bonus filtraggio.
Chi può usufruire del bonus
Possono usufruirne tutte le persone fisiche, residenti in Italia, che desiderino sostituire nelle loro case i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, oppure la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia, con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. Il bonus può essere utilizzato anche dagli esercizi commerciali, e in questo caso il suo valore aumenta fino a 5mila euro.
Nello specifico, questo bonus può essere utilizzato per coprire le spese sostenute sia per la fornitura, sia per la messa in posa. Più in dettaglio, le spese che potremo coprire sono le seguenti:
- Sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico. Possono essere comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
- Rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Possono essere comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Come richiedere il bonus
Fate bene i vostri piani di ristrutturazione, perché questo bonus non durerà per sempre. È possibile utilizzare il bonus solo fino al 31 dicembre 2021. In compenso, però, l’agevolazione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non comprometterà quindi il valore del nostro ISEE.
C’è un piccolo problema però: il decreto attuativo, che dovrà spiegarci come usufruire del bonus idrico, non è ancora stato promulgato dal Ministero dell’ambiente, quindi non ci sono ancora istruzioni precise. Il Governo però si è ufficialmente impegnato a promulgare le regole entro maggio, e saremo sicuramente i primi a dirvi come funzionerà.
Nel frattempo però sappiamo che è stato messo a disposizione un fondo discretamente esiguo: si tra di una cassa pari a 20 milioni di euro, non si tratta esattamente di una cifra enorme. Secondo alcune proiezioni corrispondono al 3-4 per cento della vendita annua di sanitari. Tenetevi quindi aggiornati per usufruire del bonus appena sarà disponibile, prima che si esaurisca. Non è da escludere anche che venga protratta la scadenza, dato che siamo ad aprile e con forte ritardo il legislatore non ha ancora comunicato le modalità.